Recensioni
Le recensioni della Rossa per Thriller Café: COME CERCHI…
Cari Amici della Rossa e della buona letteratura gialla,
troverete stamane su Thriller Café la scheda di Come cerchi nell’acqua, del quale mi ero innamorata già alla prima lettura, ma che ho voluto addirittura rileggere prima di stilarne la recensione.
Si tratta del primo romanzo della serie dell’Ispettore Laidlaw dello scrittore scozzese William McIlvanney, considerato il padre del Tartan Noir, ovvero il capostipite della lunga serie di scrittori di thriller e gialli scozzesi (da Ian Rankin a Val McDermid, tanto per citarne due “a caso”).
L’omologazione è uno dei mali del nostro tempo e anche il personaggio di William McIlvanney ne ha fatto le spese, paragonato dalla critica ad altri famosi investigatori e poliziotti della letteratura gialla (Philip Marlow di Chandler, Martin Beck di Maj Sjowall e Per Wahloo, perfino al Commissario Maigret di Simenon).
Personalmente ritengo che Jack Laidlaw debba essere considerato e rivalutato per la sua unicità: un motore solitario, un filosofo riflessivo, un uomo anticonvenzionale dotato di grande umanità, che si muove in un ambiente cittadino – la Glasgow degli anni ’70 – parte integrante della narrazione. Inoltre, chi abita il paradosso di essere sé stesso è lontano anni luce da ogni possibile omologazione!
Dal punto di vista stilistico, considero McIlvanney un maestro, dotato di una prosa ricca di punteggiatura, avverbi e verbi perfettamente concordanti. La scrittura, quindi, è estremamente scorrevole e ricca, resa benissimo in italiano da una grande traduzione di Alfredo Colitto.
A questo proposito, lasciatemelo dire: mi sembra assurdo che un libro edito nel 1977 e più volte premiato, venga proposto da una grande casa editrice italiana soltanto oggi!
Come parziale risarcimento del danno, mi piacerebbe leggere in italiano tutta la serie di Laidlaw in tempi record, altrimenti…amazon.co.uk!
Buona lettura e a presto!
