About the author
Monica Bartolini è autrice di romanzi e racconti gialli, declinati in tutte le gradazioni di noir. Esordisce nel 2008 con il romanzo Interno 8, primo episodio dedicato al Maresciallo Nunzio Piscopo, che torna protagonista nel romanzo finalista al Premio Tedeschi nel 2011 Le geometrie dell'animo omicida. Con il racconto Cumino assassino ha vinto il Gran Giallo Città di Cattolica, nell'ambito della XXXVII edizione del MystFest, dopo aver collezionato numerosi piazzamenti a concorsi di narrativa gialla, tra cui spiccano "Giallocarta" e "Carabinieri in Giallo 3" con Tanti auguri, maresciallo!, "Gran Giallo a Castelbrando" (seconda classificata con Al comma 4 dell'art. 612-bis), "Crime Story Slam" (finalista con Le abissali frustrazioni di un serial killer) e Premio speciale della Giuria di "Delitto d'autore" con il racconto Secondo grado. Nel giugno 2010 ha anche pubblicato con Colosseo Editore un libro di narrativa dal titolo Ti ricordi, amore mio?, quindici racconti sul tema del ricordo, concepiti come preziose didascalie a foto scattate dalla stessa autrice. Attualmente è in libreria la sua ultima fatica, un libro di racconti gialli storici dal titolo Persistenti tracce di antichi dolori, edito da I Buoni Cugini Editori.
Collabora alla diffusione del "morbo giallo" con recensioni per i siti Thriller Café e WLibri e con l'adesione al progetto Piccoli Maestri, andando a leggere i suoi libri preferiti nelle scuole italiane.
Piccolo gioiello di sensazioni, sapori, odori che ti trasportano nella cucina di una volta, fatta con amore, tempo e tanta pazienza.
Sappiamo che dobbiamo morire tutti ed è bello poter avere accanto la persona che più hai amato e con la quale hai diviso la vita, l’amore, la passione.
Grazie Monica per la delicatezza del racconto!!!
Eccolo! L’ho trovato! Il giallo Mondadori n.3019. Sì è lui. Non vedo l’ora di iniziare a leggere…finalmente posso immergermi nelle righe. Non mi rendo conto che tutto l’intorno si spegne e così rimango solo con il libro e inizio… Arrivo in fondo (non lo so se respirando o meno) e mentre mi vengono in mente aggettivi come “sorprendente”…”audace”…”passionale”…ecco che una voce rompe l’idillio: …”Sarebbero quattro euro e venti”…alzo gli occhi e il mio sguardo incrocia quello dell’edicolante, sulla cui testa sembrava pendere un fumetto che diceva: “Eccone un altro…che entra, legge a scrocco, e poi esce e non paga…”–
“…No, no…lo prendo”, mi affretto a precisare…e così posso guadagnare l’uscita fiero di tenere in mano un piccolo capolavoro.