Le recensioni della Rossa per Thriller Café: LA NOTTE PIU’ LUNGA di Michael Connelly

ott 10, 2019 No Comments by

boscheballard_ Cari Amici della Rossa e della buona letteratura gialla,

oggi su Thriller Café troverete la recensione dell’ultimo thriller tradotto in italiano di Michael Connelly e pubblicato da Piemme La notte più lunga. Per noi di TC è sempre un piccolo vanto essere i primi a recensire una nuova uscita, ma questa volta lasciatemelo dire con un pizzico di orgoglio in più perché la maratona di lettura è stata estenuante e direttamente nella versione tradotta.

Già perché in genere i libri di Connelly li leggo in Inglese appena escono e quando Piemme li pubblica tradotti in Italiano sono già prontissima a recensire. Invece questa volta non ricordo perché non avessi mai acquistato Dark Sacred Night appena uscito e mi è toccato correre.

Non è una gara ma semplice e pura passione per il mio personaggio preferito, il detective Harry Bosch, con il quale ho trascorso gli  ultimi 26 anni! Già, perché The black eco (La memoria del topo), premio Edgar Award per il miglior romanzo d’esordio, risale al 1993.

Mi sono affezionata alle sue peripezie, alle sue scontrosità, ai suoi disastri affettivi, perfino agli acciacchi che ora patisce dovuti all’età che avanza. In questa rocambolesca investigazione viene addirittura rinchiuso in una gabbia per cani, legato mani e piedi, e con il ginocchio già malconcio piegato in una situazione innaturale e dolorosissima. Accidenti se ho provato empatia!!

Per quanto riguarda il Maestro Connelly, ancora una volta ha sfoderato l’arma vincente affiancando a Bosh una detective del LAPD che ha molti tratti in comune con il mio amato protagonista e che quindi ne costituisce un complemento caratteriale – e operativo – interessante.

Nella mia pedanteria ormai proverbiale, lasciatemi dire una parola sulla copertina della versione italiana (sui titoli ho già ampiamente disquisito). Questa ruota panoramica in stile Long Island o, peggio, Brighton, perché troneggia sulla copertina? E chi lo sa?

Le copertine originali sono spesso molto basiche e poco stilose per il nostro gusto italiano ma andare fuori tema non mi piace.

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Quella più efficace mi sembra quella britannica che ricalca l’originale ma mette una sorta di commento che in effetti risulta calzante: “A murder he can’t forget/ A case only she can solve“. Bosch è alle prese con uno dei cold case che più gli sta a cuore, l’omicidio di Daisy Clayton avvenuto dieci anni prima ma, essendo in pensione, non può materialmente investigare. Chi lo aiuterà materialmente, condividendo con lui impegno e rischi, sarà Renée Ballard, la giovane e determinata detective in cui avrà la fortuna di imbattersi mentre rovistava in alcuni vecchi schedari.

Connelly mi strabilia sempre per la prolificità, tanto che è notizia di questi giorni che negli Stati Uniti è uscito The night fire, la loro seconda – e sicuramente brillante – investigazione congiunta. Pensate che me lo faccia scappare? Neanche per sogno! Il prossimo 21 ottobre, data di distribuzione in Italia, mi troverete all’apertura della libreria!

Buona lettura (sempre) a tutti, dalla Rossa!

p.s. Come ho scritto anche nelle NotedellaRossa nella recensione, considero Michael Connelly non solo un professionista formidabile ma anche un uomo sensibile. Quest’anno ha lanciato una campagna di raccolta fondi per costruire un rifugio per adoloscenti homeless a Los Angeles e da poco ha pubblicato l’annuncio di essere riuscito a raccogliere in pochissimi mesi già oltre 50.000 dollari. Come? Mettendo in vendita una maglietta nera con una scritta significativa per tutti i suoi fan: “Everybody counts or nobody counts” che è il motto etico che spinge Bosch a dare il massimo in ogni investigazione. Potevo non avere una maglietta simile? Ovviamente no!

everybody

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About the author

Monica Bartolini (Roma 1964) si afferma nel mondo della scrittura gialla con i romanzi della serie del Maresciallo Nunzio Piscopo (Interno 8 e Le geometrie dell'animo omicida, quest'ultimo finalista al Premio Tedeschi nel 2011). Nel 2010 vince il Gran Giallo Città di Cattolica per il miglior racconto italiano in ambito mystery con il racconto Cumino assassino, compreso nell'antologia 10 Piccole indagini (Delos Digital, 2020). Autrice eclettica, per I Buoni Cugini Editori pubblica nel 2016 Persistenti tracce di antichi dolori, una raffinata raccolta di racconti gialli storici che ha per filo conduttore le vicende legate al ritrovamento di alcuni reperti storici, che ancora oggi fanno bella mostra di sé nelle teche dei musei di tutto il mondo, e nel 2019 la terza investigazione del suo Maresciallo dal titolo Per interposta persona. Collabora con i siti www.thrillercafe.it e www.wlibri.com per le recensioni ed è membro dell'Associazione Piccoli Maestri - Una scuola di lettura per ragazzi e ragazze che si occupa di leggere i classici nelle scuole italiane. Bibliografia completa in www.monicabartolini.it Contatti: larossachescrivegialli@gmail.com.
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